Made in Italy a modo mio

Utilizzo materiali italiani, collaboro con artigiani della zona e nella mia ricerca artistica metto in risalto la bellezza del nostro paese, che amo. Tutte le novità su: www.paolascibiliaitaly.it

 

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Una sedia speciale… da allattamento.

Il critico e curatore Boris Brollo ha chiesto a una cinquantina di artisti, me compresa, di interpretare una sedia prodotta dal Gruppo Sintesi azienda che opera nel settore del design contemporaneo e disegnata da Edi e Paolo Ciani.

La sedia, o meglio, poltroncina, di nome “webs Q” è in alluminio e plastica, di colore bianco, nero o trasparente e può essere rielaborata da ciascun artista secondo la propria inventiva.

Quando ho ricevuto il pacco contenente la sedia, ho scartato l’imballo curiosa.

Appena l’ho vista mi ha ricordato un alveare e così pensavo di incollare delle api. Oppure, prendendo spunto dal gioco dei quadrati avrei potuto sul sedile colorare una scacchiera.

Alla fine mi sono seduta e pensavo al fatto che sarebbe stata comoda soprattutto per una mamma che allatta.

Negli ultimi anni la mentalità è cambiata e alcune aziende (e non solo) per motivi economici pubblicizzano insistentemente latte artificiale a discapito di quello naturale che è più importante sia per i valori nutritivi del latte stesso che per il rapporto di scambio relazionale con il proprio bambino.

Sedendomi sulla sedia webs ho pensato a questa tematica per alcune sue qualità: bellezza armonica e comodità data dalla seduta ampia contenitiva che sembra proprio abbracciare una madre con il proprio figlio ed è adattissima per allattare.

Vorrei che le mamme col proprio neonato possano venire accolte in ogni luogo e proprio su questa sedia. Se le mamme e i bambini sono felici, nel futuro l’umanità sarà migliore.

Ho chiesto alla mia amica Carlisa che ha una bambina piccola, se potevo andarla a trovare. Così l’ho incontrata a casa sua, dove regna tranquillità, ordine e tanta dolcezza.

Carlisa e la sua bellissima Caterina di sette mesi si sono lasciate fotografare volentieri nel loro momento più bello, durante l’allattamento.

Carlisa e Caterina

Questa è stata la mia interpretazione e se vi trovate a Milano in occasione del Salone del Mobile potete vedere esposte tutte le cinquanta sedie elaborate dagli artisti. Che cosa avranno escogitato di bello?

I N R E T E
a cura di Boris Brollo
“Meno funzione, più emozione.
Cinquanta artisti rivisitano una sedia”
L U N E D I’  1 6 A P R I L E 2 0 1 2
dalle 18.30 alle 21.30
G A L L E R I A T R A S P A R E N T E
Stazione Porta Venezia del Passante Ferroviario,
primo livello interrato, accesso dalla scale
tra corso Buenos Aires e viale Regina Giovanna
20124 – Milano
Info: tel. 0427 519 372

Artisti:
ROMANO ABATE, LUCIO AFELTRA,
FRANCESCO ARENA, ANTONIO BARDINO,
CLAUDIA BUTTIGNOL, CARLO CALDARA,
CARMINE CALVANESE, GAI CANDIDO,
MARCO CARDINI, LUCA CASONATO,
DOMENICO CASTALDI, VINCENZO CASTALDO,
CINZIO CAVALLARIN, GIOVANNI CAVASSORI,
MICHELE CHIOSSI, CARMINE CIANCI,
FLAMINIO DA DEPPO, FERRUCCIO D’ANGELO,
ENRICO T. DE PARIS, GIANCARLO DELL’ ANTONIA,
MATILDE DOMESTICO, PIER PAOLO FEBBO,
IVANA FERRARO, MORENO FORTUNATO,
LUIGI FRANCISCHELLO, FERRUCCIO GARD,
OMBRETTA GAZZOLA, ANNA MARIA GELMI,
MAURO GENTILE, ALESSANDRA GHIRARDELLI,
URSULA HUBER, ERNESTO JANNINI,
FEDERICO LOMBARDO, GIAN PAOLO LUCATO,
LUCIANO MACIOTTA, ILER MELIOLI,
VINICIO MOMOLI, MELCHIORRE NAPOLITANO,
ALESSANDRO NOVELLINO, FLAVIO PELLERITO,
LISA PERINI, LUCIANA PICCHIELLO,
KETRA, TOBIA RAVA’, EURO ROTELLI,
PAOLA SCIBILIA, CESARE SERAFINO,
SIMONE SIMON OSTAN,
FRANCESCO STEFANINI, SILVANO TESSAROLLO,
ELIO TORRIERI, ANNA TORRIERO,
VITTORIO VALENTE, NATA,
ANDREA VIZZINI.


Pippa Bacca, sposa e prima artista martire.

Siamo quasi a primavera e molte future spose si preparano al loro matrimonio, provano il vestito bianco e immaginano il loro giorno più bello, indimenticabile.

Oggi, 8 marzo, giornata della donna, vi voglio raccontare la storia di una artista e sposa speciale, che ha fatto una scelta coraggiosa e libera dalle solite convenzioni.

Ci sono stati e ci saranno sempre giornalisti, fotografi, attivisti che perdono la vita per testimoniare la realtà nelle zone di conflitto. Ma nell’arte visiva che anch’essa sperimenta, gioca, mastica e sputa la realtà, vi sono mai state delle  vittime?

Pippa Bacca, nome d’arte di Giuseppina Pasqualino di Marineo, nipote di Piero Manzoni (famoso per la “merda d’artista) indagava con la sua arte ironica e dolce l’incontro con l’altro, la natura, la mutazione delle persone e degli oggetti.

Per esempio ritagliava la foglia di una specie in un’altra di specie diversa oppure la foto di qualcuno che le aveva dato un passaggio in autostop, ritagliata, diventava la forma di un mezzo di trasporto.

Nel 2008 Pippa e la sua amica artista Silvia Moro programmarono un viaggio-performance (autofinanziato) in autostop (mezzo di trasporto prediletto da Pippa) con destinazione Gerusalemme, vestite unicamente di un abito da sposa bianco disegnato appositamente per loro e nei minimi dettagli da Byblos.

Le due giovani spose nelle terre che attraversavano martoriate dalla guerra avrebbero portato nell’incontro con le persone, un segno di pace, fiducia e fratellanza (Brides on tour – Spose in viaggio).

La partenza fu da Milano proprio l’8 marzo, ma di quattro anni fa, nel 2008.

L’abito da sposa di Silvia era stato pensato come un abito-valigia con tante tasche per riporre i suoi effetti personali (viaggiava senza borse) e fornito di veli in cui le donne potevano lasciare traccia di sé e della loro cultura tessendo un ricamo.

L’abito di Pippa a forma di giglio era fornito di una mantella che serviva da copricapo ma anche per asciugare i piedi delle ostetriche del posto durante la “lavanda dei piedi” come gesto simbolico di gratitudine a tutte quelle donne che aiutano la nascita della vita nei luoghi di guerra.

In autostop riuscirono ad attraversare Slovenia, Croazia, Bosnia, Bulgaria e arrivarono il 20 marzo in Turchia dove decisero di separarsi con l’intento di ritrovarsi alcuni giorni dopo.

Ma il destino decise diversamente. Pippa arrivata a Gebze, vicino Istanbul, accettò il passaggio di un uomo che non esitò a farle violenza e ucciderla. I familiari, non ricevendo più sue notizie, ne denunciarono la scomparsa, scattarono le ricerche e per fortuna l’assassino fu arrestato (e in seguito condannato all’ergastolo).

Ci fu molto clamore nella stampa italiana per questo feroce assassinio ma ancor di più in Turchia dove molti articoli di giornale intitolarono “Perdonaci Pippa”.

I funerali si svolsero a Milano e parteciparono più di duemila persone.

Dalla sua morte sono fiorite mostre e iniziative a suo nome perché Pippa nella sua vita e con la sua vita ha seminato fiducia e amicizia e altre donne (soprattutto turche) hanno già ripreso il viaggio, che è diventata una missione, partendo dal luogo in cui era stato interrotto.

Come non innamorarsi di Pippa?

Pippa Bacca è stata una vera artista e, come nel sottotitolo di questo blog, ha fatto della sua vita un’opera d’arte.

Che io sappia è l’unico caso accaduto nell’arte contemporanea di perdere la vita durante una performance.

Diffondete il più possibile la sua storia e la sua arte.